Stamane sono stato in visita all’istituto penitenziario minorile di Nisida, una struttura di eccellenza, ben guidata e dalle potenzialità rieducative straordinarie che vanno assolutamente sostenute e rilanciate. Ho trascorso una mattinata davvero speciale incontrando tanti ragazzi e tante ragazze consapevoli degli errori commessi ma pieni di voglia di riscatto e di cambiamento. Mi hanno raccontato le loro storie, le loro ansie, i loro desideri, i loro progetti e soprattutto le loro speranze.
“Se pò sbaglia’ consiglie’ ma o’ Stato nata possibilità ce ladda rà”. Queste le parole di un giovane detenuto. Certo che le istituzioni devono intervenire per creare la prospettiva di un futuro migliore. Per questo organizzerò diverse iniziative per far conoscere le competenze di questi giovani nel campo della ceramica, della sartoria e della cucina e, soprattutto, chiederò che nella riprogrammazione della spesa dei Fondi Europei vengano riproposti e adeguatamente finanziati quei capitoli che prevedono misure di promozione dell’inserimento lavorativo dei detenuti minori.
Lavorerò ad un progetto di legge che conceda contributi ed agevolazioni e sgravi fiscali alle aziende o ai soggetti del Terzo Settore che assumeranno questi ragazzi che altro non chiedono che di fare il sarto, il ceramista, il cuoco, il pizzaiolo o anche il pasticciere per garantirsi un futuro.