Oggi la Whirlpool, ieri la Doria, la Jbl e tante altre, domani toccherà ad altre ancora. In Campania le vertenze sono oltre 300 e tutto quello che De Luca riesce a balbettare di fronte alla desertificazione industriale campana e allo scippo di Di Maio di ben 2 miliardi dal Patto per lo sviluppo è la richiesta di qualche tavolo e l’offerta di 20 milioni di euro.
Il governo regionale non ha ancora, colpevolmente, centrato ed affrontato il tema vero che poi è quello per il quale le aziende non trovano conveniente restare in Campania e scappano a gambe levate lasciando migliaia e migliaia di famiglie in mezzo ad una strada.
E’ evidente che servono interventi straordinari immediati e misure strutturali che vadano ben oltre l’elemosina improduttiva dei 20 milioni o del reddito di cittadinanza.
Il Governo faccia immediatamente la sua parte, De Luca cominci a farsi restituire i 2 miliardi del Patto sottoscritto con chi oggi è ancora una volta al governo con una maggioranza amica e ne programmi, senza perdite di tempo, i 500 milioni previsti per le Zes: solo allora forse la Whirlpool come le altre aziende, multinazionali e non, potranno considerare diversamente il tema della loro permanenza in Campania.